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Je weet wanneer hij geboren om te rocken? Ik zeg u dit, terwijl ik mij voorbereiden Spongata

 

Eerlijk gezegd voor het bijwonen van de avond culinair-literaire gehouden op 4 December 'Cantu de Garibaldi ', Ik wist niet dat het ook niet toen hij geboren was om te rocken. Het antwoord gaf het aan mij Ezio Guaitamacchi, journalist en muziekcriticus, auteur en gastheer van radio en televisie, oprichter van de historische maandelijkse Jam, Italiaanse thriller schrijver van de eerste rock 'Psycho Killer'. Zijn nieuwste boek, met een voorwoord van Renzo Arbore, Juist gewijd aan de 'History of Rock'.

Goed, geboorte dLa storia del rockel rots historici geloven dateert 1954 in de zuidelijke Verenigde Staten. Een muziek die de opstand van jonge leeftijd belichaamd en heeft verschillende fasen gehad. Dat van Lou Reed, volgens Ezio Guaitamacchi, was uniek en speciaal.

Zijn interview spannender één met Ray Charles, wat ontbreekt nog met Bob Dylan. Tijdens het diner geïnspireerd door de kersttradities van Parma, stad van het restaurant van chef-kok, tussen de gangen en de andere heeft getraceerd de geschiedenis van de rock met liederen uitgevoerd door Ezio en door de getalenteerde zangeres Brunella Boschetti Ventura.

Muziek en smaken van Parma

Diner begon met de klassieke Culaccia, een exclusieve specialiteit van Salumificio Rossi Sanguinaro Fontanellato. Een salami zonder conserveringsmiddelen of additieven alleen geproduceerd met varkensvlees benen National. Een vervolg anolini in bouillon die ik toegevoegd, naar aanleiding van de leer van mijn opa Giuseppe (Mantuan), van Van Oude Rode Rijen de historische Cantine Bergamaschi vanTradizioni natalizie di Parma Busseto, geboorteplaats van Giuseppe Verdi.

Een wijn geproduceerd met druiven typisch voor de Parma: Fortana, Lambrusco, Barbera en Croatina. Na het mariola cotta (traditionele salami Parma) met aardappelpuree en kool en zure, diner eindigde met spongata, een kerst taart uit de oude traditie van de arm, maar rijk.

En hier stop ik, eerder, Ik geef u het recept op mijn beurt kreeg ik te geven.

Kerstmis 2014

  • Zandgebak

We beginnen het deeg te bereiden door mengen 400 Artikel. meel, 200 Artikel. di burro ammorbidito, 1 glas witte wijn, 180 Artikel. suiker, 2 eieren en een snufje zout.

Dan laat de rest deeg een uur in de koelkast en rol het uit met een bebloemde deegroller tot twee helften vormen, een basis en een deksel. Gebruik een pan op laag rand.

  • Vulling

Verhit in een waterbad 400 Artikel. van honing. Dan hakken 200 Artikel. walnoten en combineer 100 Artikel. paneermeel geroosterd, 100 Artikel. rozijnen, 100 Artikel. pijnboompitten, 100 Artikel. gekonfijte citroen, 10 Artikel. kaneel en een beregening van nootmuskaat.

Meng alles met honing, Giet over pasta, en tenslotte bedekken met de tweede schijf. Prik het oppervlak met kleine gaatjes, en zet in de oven op 200 graden voor ongeveer 35 notulen.

 La spongata




Vercesi Castellazzo ... diVino een duik in de geschiedenis dell'Oltrepò Pavese!

Ik ben dol op geschiedenis, lo zo, Ik heb al eerder gezegd ... Nou, zijn ook dol op historische huizen, hier en zeggen:: "Je zei al dat er te!"En ik heb je gezegd dat ik hou van zwaarden? Klim, nu ik ben gewoon op zoek, zoals ik al vele malen gezegd dat ook! Goed, appurato che sono ripetitiva quando mi piace qualcosa (è la verità!), vi dico solo che, sapendo che nell’Azienda Agricola Vercesi del Castellazzo avrei trovato “storia, una dimora gentilizia dell’800, e pure spade antiche”, chi mi fermava dall’andarci!

L 'Azienda Agricola Vercesi del Castellazzo è condotta dall’amico Gian Maria Vercesi insieme al fratello Marco a Montù Beccaria (PV). Over 20 ettari vitati a Croatina, Barbera, Pinot Nero, Ughetta e Cabernet Sauvignon. La loro storia ha origini lontane. Gian Maria mi ha raccontato che la sua famiglia è proprietaria di questi terreni fin dal 1600. Fu però il padre nel 1961 a dare impulso all’azienda vinificando le uve fino allora solo coltivate.

Conobbi Gian Maria in occasione di una serata di degustazione che avevo organizzato circa un anno fa in Oltrepò OLYMPUS DIGITAL CAMERAPavese, terra bellissima, che stavo incominciando a scoprire. Perché mai mi chiederete organizzare una serata in un territorio che non conoscevo? Vrienden, durante i miei “tour Vinosi”, come li chiamo io, sentivo spesso maltrattarla, of beter, sentivo spesso una certa criticità delle persone del settore verso i loro vini, e soprattutto verso la mancanza di coesione dei produttori nel promuoversi. In un certo senso non si può dire che le cose non stiano proprio così, ma forse qualcosa sta cambiando. Zoals ik vaak zeg, andare avanti da soli non porta a nulla. Fare “systeem”, questa è la chiave giusta per aprire la porta che conduce alla reale promozione di un territorio.

Organizzare quella serata mi costò non poca energia, soprattutto per le diffidenze che mi trovai ad affrontare… Per settimane andai su e giù da Milano a Pavia per parlare con i produttori, per far capire loro che il mio intento era sincero. Guidata dal caro Mario Maffi e supportata dall’Azienda Agricola dei Doria di Montalto che ci hanno accolto, la serata finalmente si svolse. Maar wij denken, “una cantina dell’Oltrepò, ik Doria di Montalto, che promuoveva altre cantine del territorio”. Quando raccontavo di questo mio progetto molti mi davano dell’illusa sognatrice! Mi dicevano: “Figurati se un produttore accoglie a casa sua altri produttori in un momento così difficile!” Bene, io ci sono riuscita, forse perché ho la testa dura dei mantovani, o forse più semplicemente perché chi la dura la vince! So solo che in Terra d’Oltrepò, questa cosa è successa…

E ora appena posso, torno in queste colline a chiacchierare con loro, con gli amici vignaioli conosciuti così…

  • Gian Maria, mi racconti cosa trasmetti del “tuo credo”, nel tuo vino ?

Cerco di trasmettere la forza del terroir evitando interventi pesanti in cantina, sull’uva, sui mosti, e sui vini che ne derivano. Cerco di toccarli il meno possibile proprio per mantenere tutto il loro patrimonio derivante dalla terra su cui vivono.

  • Non è un momento facile per nessun settore produttivo Italiano. Da esperto del territorio quale sei, mi puoi dire come si sta vivendo la viticoltura in Oltrepò Pavese? Ma soprattutto, quali sono le maggiori difficoltà attuali di voi viticoltori?

Le difficoltà sono quelle di sempre, helaas. Scarso rapporto tra colleghi ma, vooral, la quantità di vino di qualità che scompare in rapporto all’altro vino, quello taroccato, mistificato, violentato per farne un prodotto da prezzo che invade gli scaffali della grande distribuzione e che comunica al mercato quel tipo di qualità. Da qui ha origine il detto che il vino dell’Oltrepò Pavese è mediocre. Altro problema è che “non c’è mai tempo” e molto, tocca delegarlo agli altri…

  • Come produttore hai consigli o suggerimenti da dare ai giornalisti e ai blogger sulla comunicazione del mondo del vino?

Solo un consiglio: non fermarsi alle apparenze (dell’Oltrepò), approfondire senza farsi influenzare dalle mode. Ricercare, scoprire…

  • Per far capire a chi legge come ti ho conosciuto, ho raccontando della serata di degustazione che organizzai ormai un anno fa. Ho menzionato alcune parole come “diffidenza” o come “een systeem". La volontà di un cambiamento è forte in molti. Ne è testimonianza la libera Associazione di Produttori “InOtre” di cui sei membro e promotore. Ik wil praten?

InOLTRE è nata nel 2002, partendo dall’idea di partecipare al Vinitaly con un folto gruppo che non si appoggiasse alle solite collettive istituzionali.

Siamo una decina di produttori con un duplice fine: “Primo, partecipare a fiere ed eventi per far conoscere un cospicuo numero di etichette di qualità, e fare economie di scala. Tweede, quello di degustarci, e degustare gli altri.

Abbiamo avuto alti e bassi legati spesso al tempo disponibile. Nu, echter, stiamo ripartendo con eventi e degustazioni. Ne abbiamo una in cantiere di una grande annata passata interpretata da noi dieci, ed un’altra un po’ più complicata, che è ancora in embrione.

A Pavia i nostri vini sono in vendita in esclusiva nel Borgo, in una vineria che si chiama InOLTRE, e nel bar dell’area di servizio VEGA di Stradella. Inoltre forniamo il vino dell’Oltrepò, anche ad una bottega gastronomica vetrina delle piccole produzioni del territorio, il GOODURIA, nella centralissima piazza Duomo di Voghera. Voor alle duidelijkheid, InOLTRE 80%, resto d’Italia 20%.

Noi crediamo molto nella divulgazione dei nostri marchi sul territorio provinciale, e questa è cosa molto più realizzabile quando si lavora in squadra…

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