1

Une conversation avec ... une maman bionique!

Vous allez me dire, mamma bionica, ma in che senso ?! Nel senso che Laura Pantaleo Lucchetti è una mamma specialissima con ben sei figli! Mais pas seulement, oltre che mamma lei è una cara amica e collega, visto che entrambe collaboriamo con il Chou frisé, rivista enogastronomica on-line.

Alcuni già la conoscono, tanti altri ancora no. Ho deciso di presentarvela: eccola, da “Una mamma e sette laghi", il suo blog personale.

  • Ciao Laura, ricordo la prima volta che ti ho conosciuta… Inizialmente attraverso la lettura dei tuoi scritti, puis, personne, a Olio Officina Food Festival 2013. Una donna semplice, dolce e grintosa. D’altronde non potrebbe essere diversamente con una famiglia così numerosa, una vera e propria “impresa familiare.” 😉 Io sono figlia unica con un figlio unico, ma ho un profondo senso della famiglia. Sono stata sposata per molti anni con un uomo con sette fratelli, quindi una vaga idea me la sono fatta. Certains, gestirla è tutt’altra cosa.

        Laura, cosa significa oggi avere sei figli? Sospira prima di rispondere…

Mia cara, innanzitutto ti ringrazio per queste bellissime parole e per avermi dedicato questa pagina. Ho preso un bel respiro e mi sono pure seduta (inaudito!). Allora, andiamo per gradi. Essere genitori di prole numerosa non è mai stato facile, penso. Solo che ci sono un po’ di distinguo da fare.

Una volta tutte le madri di famiglia non particolarmente agiate, sia che avessero un figlio solo sia che ne avessero dieci, lavoravano o dentro o fuori casa. Chi faceva la magliaia, chi andava all’opificio, chi nei campi… è storia, e se uno si documenta bene (prendi ad esempio Carlo Maria Cipolla, il mio personale vate della storia economica) se ne fa una ragione. E’ che oggi il modello prevalente di famiglia è quello atomico, perché si vive lontano da quelle di origine. Un tempo, plutôt, nonni e genitori vivevano nella stessa cascina, nella stessa contrada, nello stesso paese, e c’era sempre una zia o una matriarca ad occuparsi dei bambini e del desco mentre i giovani – donne e uomini – andavano a lavorare. La casalinga, anche linguisticamente (prendi un qualsiasi dizionario etimologico e te ne accorgi), nasce con il primo Novecento, con gli spostamenti dai luoghi natii, ed ha un successo strepitoso con la ricostruzione e con, consentimelo, gli agi che questa ha portato. Il modello atomico si rinforza negli anni con i problemi annessi: le nuove famiglie hanno una disperata necessità di creare ex novo un sostegno organizzativo che precedentemente faceva parte integrante della società e non era mai stato messo in discussione. Le donne, si, smettono di lavorare dovendo occuparsi tutto il giorno di prole e casa. E cominciano a diventare schiave delle pulizie domestiche, delle mode mediatiche e dei figli…

Facciamo un salto generazionale. Oggi a livello organizzativo come siamo messe? La verità è che facciamo pochi figli, e questo non dipende solo ed esclusivamente da motivi economici. Dipende da fattori organizzativi che spesso e volentieri esulano dalle possibilità della sola donna: o è la coppia ad organizzarsi o la vedo dura, e comunque senza aiuti esterni è particolarmente complicato far quadrare tutto. Encore, non è solo questione di soldi. Il, se me lo consenti, il cliché casa perfetta gioca a sfavore del numero di figli. La donna si fa un punto d’onore ad avere tutto in ordine farmaceutico. Mi spiace ma io non ci sto. Non si può pretendere che una casa funzionale alle esigenze di una famiglia con bambini sia perfetta. Ecco perché mi sono creata questa “finzione” del bionico: bisogna, in una famiglia moderna, avere tante periferiche a portata di mano per le varie necessità familiari. Se la casa non è lustra alla perfezione, se i bambini hanno qualche macchiolina sulla maglietta, se i jeans li stiriamo addosso, a chi interessa veramente? Solo alla suocera o all’amica snob. Chi ti vuole veramente bene passa sopra anche alle ragnatele.

Per concludere, aujourd'hui, peut-être, è più difficile portare avanti una famiglia numerosa perché le pretese dall’esterno sono troppe, esagerate. La vita frenetica e mondana, le mode mediatiche ti impongono dei ritmi sconvolgenti. Puoi benissimo farcela con tanti figli, anche a lavorare fuori casa (o dentro, come faccio io che scrivo per mestiere), ma a patto di sopportare su di te l’opinione altrui, spesso invadente, quasi sempre contraria. A partire dai familiari. Pensa che noi non andiamo in vacanza da sette anni, stiamo benissimo così immersi nel nostro verde e andando al lago quando ci è possibile… e ci viene rimproverato come se facessimo mancare ai nostri figli un bene primario. E’ tutta una questione di prospettive.

  • Ora chiudo gli occhi e immagino di vedervi tutti insieme seduti a tavola a pranzare. Ho una visione allegra, e non posso che sorridere… Non vedo però che cosa hai preparato. Me lo descrivi? 

Per pranzo – papà è tornato dalla notte e la tavola era al completo! – c’erano delle polpette di pane e ricotta ricavate dagli avanzi di cucina. Costruisco spesso pranzi e cene dagli avanzi, almeno due-tre volte la settimana. E’ divertente, sain, economico. Coinvolgo anche la fantasia dei bambini, sia nella preparazione sia durante il pasto. La mia filosofia culinaria può essere tranquillamente definita un elogio della polpetta e del polpettone! Le polpette fanno allegria, sono piccole, tonde, praticamente perfette. Agli occhi dei bambini sono il non plus ultra; ma anche a quelli dei grandi. Cosa ci vuole a fare una polpetta? Praticamente niente, quasi. Pensa che io ne preparo una trentina ad infornata ed è raro che se ne avanzino…

  • Ci siamo già trovate due volte insieme per esporre pubblicamente il nostro pensiero sulla comunicazione e sulla promozione enogastronomica in rete. Personalmente non sono molto abituata, cerco di essere me stessa dicendo semplicemente quello che penso e quello in cui credo. Tu invece, anche se fai la timida, mi stupisci sempre piacevolmente per la sicurezza nell’esporre i tuoi pensieri. Sicuramente la tua esperienza di speaker radiofonica ha molto contribuito. Mi racconti qualche ricordo di quel periodo? 

Sûrement. Da una puntata ”zero”, che condussi nel maggio 2008 senza prevedere onestamente il seguito, mi “scritturarono” per altri tre anni di conduzione. Facevo un programma di cucina e successivamente anche di libri per bambini – la mia vera passione! – assieme alla collega Ilariamaria. La trasmissione andava in onda su Radio Padania e continua tuttora, ma io ho lasciato per motivi vari – principalmente per la gravidanza e la nascita di Giovanni – nel luglio 2011. Conducevo la mia parte al telefono, come una sorta di moderna Lisa Biondi. Mi emozionava sempre il riscontro con l’ascoltatore e le telefonate erano aperte e ovviamente non potevo prevedere cosa mi avrebbero chiesto. Mi divertivo moltissimo ma mi preparavo anche molto bene il canovaccio sui cui giostrare la puntata. Un’esperienza che mi aiutata sicuramente ad interagire con il pubblico, ma io sono naturalmente portata alla socialità… con tutti i figli che ho, praticamente conosco tutte le mamme del quartiere!

  • Bon, che ore si son fatte? Quasi quasi facciamo merenda, ma… una merenda letteraria, 😉 magari nel parco, e con tanti bambini! Dai che scherzo, ma neanche tanto, visto che io la merenda la faccio ancora!  Qualche giorno fa mi è piaciuto molto ascoltarti mentre mi parlavi delle tue belle merende educative, durante le quali, oltre a leggere favole e racconti, prepari ai bambini spuntini con ingredienti semplici e genuini. Se dipendesse da me, inserirei educazione alimentare come materia scolastica obbligatoria…

Sarebbe bellissimo! Allora, la cosa è nata in maniera molto spontanea. Mio marito da un bel po’ di tempo è di guardia tutti i santi venerdì o quasi, per tutto il giorno. Puis, soprattutto adesso che ci sono le belle giornate (come no: in questo momento sta grandinando!), mi ritrovo a dover organizzare le uscite di comitiva (!) seul. Mia madre abita abbastanza vicina ma cura mio nipote, e mia suocera vive a venti km di distanza. Quindi mi devo organizzare proprio con le mie uniche risorse. Sei bambini al parco ti scappano da tutte le parti: così un venerdì che ero un po’ stanca mi sono portata un libro, la torta al cioccolato appena sfornata, acqua naturale e bicchieri di plastica, mi sono seduta sotto un albero al fresco con la mamma della compagna di banco di Carolina e ho iniziato a leggere un racconto di Gianni Rodari, che era delle mie parti. In breve sono accorsi un po’ di bambini incuriositi, e dietro l’offerta di un pezzo di torta si sono seduti e hanno ascoltato il racconto. Era un pezzo che mi stava particolarmente a cuore, l'”Apollonia della marmellata” par “Favole al Telefono”.

Parla di una signora della Valcuvia (sopra Varese) che sa fare la marmellata con tutto, persino i ricci delle castagne e i sassi. Da quel giorno ho deciso che avrei continuato con queste merende letterarie, portando con me un pezzettino di letteratura locale per ragazzi. Domani offrirò la terza di queste merende. Lo scopo è duplice: fermo restando il tenere a bada per una mezzoretta i bambini, il che fa rinfrancare un po’ le mamme, e offre lo spunto di socializzare; succede che i bambini sentono pagine letterarie un po’ fuori dagli schemi – come ad esempio “Le avventure di Pierino” di Piero Chiara – e poi, lentement, come nel nostro caso, si attira l’attenzione mediatica. Perché quel parco dove faccio le merende, il parco Molina di Varese, è proprio maltenuto, dimenticato dall’amministrazione locale.

I giochi sono malconci. Ragazzi grandi invadono con pallonate la piazza ai bambini piccoli nonostante il divieto di giocare a pallone. Uno strapiombo senza protezione (l’anno scorso stava per caderci il figlio di una mia amica) delimita la corsia dedicata alle biciclette e agli skateboard. Siccome il mio quartiere è piuttosto umile e decentrato, viene dimenticato da tutti. Eppure quel parco è l’unico polmone verde che tanti bambini si possono permettere per tutta la stagione bella. Tante volte abbiamo chiesto interventi mirati al Comune, ma c’è stato un unico restauro un paio d’anni fa e non è risultato conforme alle aspettative. Quindi queste merende letterarie vogliono attirare l’attenzione su un problema sociale e strutturale che è urgente da ridefinire.  




"# SocialGusto : l'évolution de la communication, et ... la mine "

Le civiltà maggiori furono dettate da popoli che ebbero le cure più grandi nell’arte e nella scienza dell’alimento… “ da “La Cucina Italiana” N. 1 – ANNO I – 15 Décembre 1929

Come dice il mio caro amico Giorgio Ferrari: "Les Italiens sont la somme des expériences dans l'Histoire. Se si perdono si ritorna ad essere il volgo confuso che voce non ha. La cuisine devient pauvre que la richesse, producteurs de vin qui devient DOC."

Una citazione che condivido pienamente, essendo un’appassionata di storia convinta che, per andare avanti un passo indietro va fatto. parler de récupération des traditions, les pauvres, mais riche en histoire, Je parle de simplicité ...

Il est un temps difficile pour beaucoup, les rouages ​​de notre économie font l'objet d'un ralentissement général. Nous devons nous unir, mais surtout nous devons nous unir. Nous avons besoin de croire, les personnes ayant une véritable passion pour le territoire, pour son histoire et son peuple. Utopia, aucun, seul vrai amour pour mon pays.

Si tout le monde a fait un pas en avant, a modo suo, comment peut, Je suis sûr que nous finirions à rencontrer. Je suis un romantique dans le sens le plus large, et lancer mon cri, mon #TamTamxlaTerra, pour ceux qui croient comme moi, que l'avenir nous sous les pieds ...

Pardonnez mon emportement, mais je ne peux pas faire autrement. Chaque fois que j'ai la chance, a modo mio, joyeusement, avec mes chapeaux voyantes, avec mes sourires, avec mon flux de mots, Je professe ma foi pour la terre.

Il a été présenté l'occasion de Gusto social, L'événement coordonné par la douce Silvia Giovannini, tenue dans le magnifique Varese Jardins Estense.

Mettant en vedette la cuisine italienne de qualité plus proche des gens, mais pas seulement. L'espace réservé à l'offre culturelle a permis aux journalistes et blogueurs, d'exposer leurs expériences et leurs pensées, dans l'évolution de la communication en termes de nourriture et le vin.

J'ai eu le plaisir d'être à la table:

  • Anna Prandoni, Directeur de la cuisine italienne, le plus grand magazine de cuisine en Italie né en 1929
  • Laura Pantaleo Lucchetti, Les blogueurs alimentaires comme moi qui travaille avec le chou vert, Alimentaire hebdomadaire en ligne&vin
  • Bataille Rosy, journaliste expérimenté des médias sociaux et « blogueur non alimentaire »
  • Santa Rush Co Internationale Riviera, femme au foyer 2.0
  • Eugenio Peralta, foodblogger créateur du blog L'homme est un pèlerin
  • Jenny Maggioni, blogueur

Des gens simples que j'ai appris à profiter, entraîné par une passion pour la nourriture et pour la récupération des traditions, mais avec un œil attentif au réseau et son grand potentiel pour la promotion du territoire et de ses productions.

J'ai dit dans mon discours comment, il y a près de trois ans, J'ai commencé mon aventure que je maintenant littéralement écrasante, mais que je l'aime vraiment. Je ne change pas un mystère que ma vie a soudainement été. Après une confusion initiale j'ai soulevé réinvestissant dans les passions de tous les temps, terre, l’agricoltura, vin, et l'histoire du peuple.  En tant que jeune fille j'ai grandi dans les vignes, dans la campagne de Trévise ... la terre laisse sa marque, dans le temps, et âmes.

Ils ont créé un groupe sur Facebook, Le Vigne-support. Je partageais des liens liés aux traditions, dialectes, nourriture, et le vin. Quelqu'un a remarqué cette femme bruyante. Un jour, je suggère que j'ai lu une entrevue avec un vigneron d'Aoste. Je suis devenu très émotif tellement que je suis allé à vous rencontrer. Quand j'appris qu'il avait pas les moyens de l'étiquette sur le dos de sa bouteille de vin, Je voulais raconter l'histoire du vignoble.

Après avoir imprimé à lui, je pris, parce que je voulais que cela pourrait donner en même temps que la vente de son vin. Quelqu'un at-il lu, et il m'a demandé d'écrire. Mon histoire se poursuit maintenant sur le blog et chou vert, bien que j'ai un rêve, vivre à la campagne et travailler dans l'agriculture. Pour moi, je dis souvent: “Cynthia, à terre, et rappelez-vous pourquoi vous avez commencé.” J'apprends et je continuerai à le faire, perché in fondo non si finisce mai…

Tra le mie tanti passioni c’è anche quella della comunicazione digitale. Twitto, photographe, lancio sui social… una vera peste! 😉 Metto in rete tutto quello in cui credo e che mi piace, per condividere i miei momenti di felicità, convaincu de l'importance de la communication gastronomique et viticole et du territoire à travers le web.

D'une chose, cependant, je suis fermement convaincu,  les réseaux sociaux que nous avons l'opportunité d'utiliser doivent fusionner, et pas un substitut à la connaissance directe, expérience indispensable pour connaître les réalités, et leurs produits. Ne vous arrêtez pas aux vitrines ...




"Mon chemin vers holistique ... Olio Officina Food Festival 2013»

Ce furent des journées intenses passées dans les Olio Officina Food Festival. Jours de la connaissance,  di culture, de l'art, musique, danses, réunions et… de nombreux sourires!

Mais je tiens à vous dire mieux ...

Avec l'inauguration du festival, jeudi dernier, 24 Janvier, comme ils disent que vous êtes danses ouvertes. "Paese d'honneur 2013″ l’India, à la fois comme un consommateur de pétrole, à la fois comme un agriculteur de pays d'oliviers pour la production de pétrole. Cette attention à l'huile d'olive vient du fait que L'Inde est le premier pays dans le monde à l'incidence des maladies cardiovasculaires. Sont des facteurs bien connus qui influencent dans ce sens ces pathologies: l'hypertension artérielle, hypercholestérolémie, fumer, diabète, l'obésité et l'inactivité physique. Deux cuillères à soupe d'huile d'olive sont un service médical de qualité efficace pour lutter contre ces maladies.

Cette édition de l'atelier a été consacrée à l'huile aux femmes, en regardant le côté féminin de l'huile. À propos intervenu Rosalia Chevaliers, Professeur de Sémiotique et théorie de l'apprentissage en langue des signes à l'Université de Messine, mettant l'accent sur la manière dont la biologie témoigne de la plus grande sensibilité des femmes olfactif. Nous devons réapprendre à renifler. Notre esprit est maintenant entachée par les images que nous avons souvent état de mal. Passer, renifler et de ne pas juger sur le monde extérieur…

"Distrait par une mentalité visuel-acoustique, Nous avons relégué l'odeur de la mineure de «sens. Rosalia Chevaliers "

Beaucoup huile des femmes, mais pas seulement ... J'ai eu le plaisir de voir le cher Laura Turri J'ai rencontré récemment visiter son moulin à huile à Cavaion Veronese, Gabriella Stansfield président de Femmes huile, Marie-Adélaïde de Bertacco 'La. Agr. Collines de Marostica, Dawn of Guarini Masseria Patches galères (BR), la belle Paola Fioravanti président de 'Union méditerranéenne dégustateurs huile et Maria Elena président de CurtiusAssociation nationale des cuisiniers à la maison.

 Une réunion en particulier, j'ai été très heureux ... Un ami et une femme que je respecte pour la profondeur des pensées, et j'ai eu l'honneur de lire l'intimité de nos actes sous seing privé. Lei è Alessandra Paolini Agricultural Society Doria (CS), l'huile de femme.

Je n'ai pas une entreprise de l'usine ... je faire d'énormes sacrifices pour parler à mon moulin afin de suivre mon disciplinaire, Mes temps, mes convictions ... Je kilomètres dans la campagne de l'huile, et je vais démolir très loin de mon entreprise avec des coûts humains et économiques considérables, au nom de la qualité que je voulais mon monde ... Je voudrais dans une assiette ...Alessandra Paolini

Réunir Jeanne Perego, la insalatologa d'excellence, c'était un vrai plaisir. J'adore les salades, ceux qui sont riches, avec de nombreux ingrédients et assaisonnements, plus de lignes, réels principaux plats riches en vitamines! Son nouveau livre raconte bien 365, un jour tout au long de l'année et pour tous les goûts!

Il avait atteint le tour de Antonella et Viviana Varese. Sorelle raison, en raison de chef, et deux chers amis ...! Le thème de leur intervention a été développé sur le bon choix de l'huile pour la cuisson des poissons du lac et de la mer. Deux soeurs réparatrice: “Antonella avec sa maison dans Manerba del Garda "Dahlias et haricots" solestito avec son camarade chef et Fabio Mazzolini, et Viviana avec elle "Restaurant d'Alice"A Milano”.

Fini l'intervention d'Antonella et Viviana, un sentiment de trou de l'estomac nous a fait comprendre qu'il était temps pour le déjeuner. Juste assez de temps pour appeler un taxi et nous étions dans un sprint de "Alice" Restaurant Viviana Varese. Dans l'intimité d'une petite chambre avait souterrain déjeuner entre confiance et sourire comme un long temps nous ne pouvions pas faire pour les engagements mutuels. Une fois terminé, prêt à retourner à la fête, Viviana m'a arrêté et m'a dit: «Regardez» de retour ici!"J'ai éclaté de rire quand j'ai lu quelques phrases humoristiques sur l'arrière de la porte de la cuisine. Un clic e… via!

Haut-parleurs de la question relative aux guides de pétrole, l 'oleologo Nicola Perrucci et Maestrod'olio Fausto Borella. J'ai récemment fait une entrevue avec Fausto réponses simples à des questions simples, J'aime. Nous réalisons une:

  • Je cite une déclaration entendu dans votre discours que je suis entièrement d'accord: "La chaîne d'approvisionnement pétrolier de l'agriculteur lui a coûté au moins dix euro le litre. Une huile d'olive qui coûte trois euro n'est pas une huile d'olive extra vierge, mais seulement un mensonge au consommateur ». À ce stade, je demande: Mais une huile de ce coût ainsi obtenue?

Grâce à voile huile de navire aux meilleurs ports italiens. Ou par une huile non contrôlée n'est pas certifié invasion du Sud, les régions italiennes pour les Alpes.

Les conseils de la Fausto des consommateurs redirigé vers un choix conscient d'une qualité de l'huile d'olive, essaie de choisir l'une des 44 DOP italien qui a un coût d'environ € 6-8 50 cl.

Une autre réunion a été heureux avec le sympathique Elia Fiorillo, Président de Ceq, Consortium pour garantir la qualité de l'huile d'olive extra vierge. Elie m'a expliqué que cette organisation à but non lucratif, est ouvert à tous les opérateurs dans l'olive, producteurs, conditionneurs et distributeurs pour promouvoir et relancer l'italien la qualité de l'huile d'olive de la chaîne.

C'était le temps des derniers adieux ... J'ai eu le plaisir de rencontrer en personne Expert maximum Occhinegro marketing, avec lequel, quelques jours avant débattant sur la qualité de l'huile et web. Je re-embrassé Fausto délégation, intervenu sur la synergie entre les huiles doux, avoir, api e oliviers. Avec Gianpiero Rorato, journaliste et écrivain de Motta di Livenza (TV), Je me suis rappelé mon pays d'origine je porte dans mon coeur. Last but not least, J'ai dit au revoir à mon grand ami Ancona Richard Pilesi, alimentaire Marketing & vin.

C'était à mon tour ... Il était à moi, et à Laura Pantaleo Lucchetti intervenir. Le thème: "La nourriture permettra de libérer votre esprit". Prêt, via!

Je me souviens que, quand Louis il ya quelques mois, il m'a demandé d'intervenir sur l'huile d'olive vu par le consommateur de la chaîne alimentaire et de la communication, je me suis dit: "Belle défi!«Défi que j'ai pris beaucoup d'efforts avec la lecture des textes, sonder l'encontre des personnes, et visite OLEIFICIO ...

Et «bien connu combien peu il est dans la culture italienne dans l'huile du monde, plutôt, dans le pétrole dans le monde, depuis que nous avons fait sur 530 cultiver, mais nous appelons encore l'huile au singulier.  Les gens savent l'huile d'olive, pas selon la région d'origine et le cultivar, mais selon le nom du fabricant. Pourquoi ne pas mettre à la vue un peu plus d'informations sur l'origine?!

La vérité est que, Qui peut, si la procuration par des parents ou amis directement dans les lieux de production, tandis que pour ceux qui se procure chez les grands détaillants le choix se porte sur ou offert pour l'huile d'olive pour la cuisson, ou les marques les plus connues pour utilisation dans brut. Certains ne vous méprenez pas, ils m'ont dit qu'ils achètent de l'huile avec le prix le plus élevé. Ce ne sera jamais un choix conscient ... ?!

Cela dit, je me suis promis de profiter de mon discours à faire des demandes très spécifiques qui aident les gens vers un choix plus éclairé de l'huile d'olive:

  • Pour communicateurs Je demande plus de simplicité dans les mots. Souvent insister sur ce concept parce que la chose importante est de faire une bonne culture de la terre avec des mots simples, pour atteindre les personnes. Les gens l'appellent encore la qualité de l'huile d'olive, "La bonne huile". Le terme "huile d'olive vierge extra" maintenant si utilisé, pour la plupart des gens est encore inconnue (evo: etxtra dansergine d’lafer).
  • Pour Olivicoltori Je vous demande d'organiser plus d'événements degustativi de dire aux gens leur propre huile. Comme l'a dit Veronelli: "L'huile comme le vin. L'olivier comme la vigne.«En plus de" caves ouvertes "pourquoi ne pas vous ne ..." Oil Mills ouvrir ".
  • Au vin vous demandera de créer un angle de “oleoteca” permettant la dégustation de l'huile.
  • Pour les restaurateurs Je vous demande de dire les huiles d'olive qui sont portées à la table comme vous le feriez pour le vin, il suffit de demander les fiches techniques des fabricants, ou encore mieux, former les travailleurs en salle de réunion avec des cours d'initiation à l'huile.
  • Mais je demande aussi quelque chose consommateurs. Pour être plus curieux d'essayer les huiles, nous avons tant de variétés. En cas de doute, comme je l'ai dit préférer Dop. Mais quand vous êtes en vacances profiter pour visiter une ferme que la réalité vous fera beaucoup plus conscients sur le produit qu'ils consomment.

Enfin, je ne peux pas souligner l'importance de promotion du territoire et de ses produits à travers le réseau. Ceci, cependant, ne dispense pas le fait que la connaissance directe du fabricant et de ses produits est un outil irremplaçable… moins, pour eux que je vivrai ...

Seguici

Vuoi avere tutti i post via mail?.

Aggiungi la tua mail: