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Assaggi di territorio italiano. Lodi, la “terra dei mille campanili”.

Rassegna Gastronomica del Lodigiano – 3 Ottobre/13 Dicembre 2015

Lodi, una giovane provincia istituita nel 1992, ricca di verde, di storia e di sapori antichi. Siamo in Lombardia, la prima regione agricola d’Italia. Apesar desta, come sottolineava il Presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni nel suo discorso inaugurale in Piazza della Vittoria, fulcro storico della città, il territorio agricolo si è molto ridotto. Una questione su cui si dibatte per far si, che una terra come la nostra, mantenga la sua originale vocazione agricola. Il lodigiano, per non perdere la sua memoria, vanta ben dieci musei dedicati alla civiltà contadina.

Sono passati molti anni dall’ultima volta che ho visitato Lodi. Anni in cui, come dico spesso, avevo occhi diversi. Apesar desta, la mia passione per l’arte, la storia e le produzioni agricole non è cambiata. Con uno sguardo più attento ora le mie scelte sono più mirate e consapevoli. Dito, si parte verso questa giovane provincia alle porte di Milano.

La prima cosa da fare arrivati a Lodi è fermarsi per assaporare le atmosfere di questa città. Le vecchie insegne delle botteghe ci riportano a tradizioni e a un tempo in cui gli uomini e le donne vivevano la vita con ritmi diversi, e con scelte alimentari più legate al territorio. I centri storici dovrebbero privilegiare un’offerta che rappresenti maggiormente le produzioni locali. Una fiera del buono e del bello permanente, sostenuta e agevolata dalle istituzioni.

Lodi, la città delle mille torri

Durante la visita alla città, il mio consiglio è di fermarsi in uno dei tanti locali storici per assaggiare la Raspadüruma, sfoglie di formaggio grana molto giovane (7-8 meses), per l’appunto ‘raspato’ con l’ausilio di un apposito attrezzo. Si usa mangiarla con le mani accompagnandola con delle noci o con dell’uva.

Un altro formaggio tipico non salato che vi consiglio di provare è il Pannerone, da “Panéra", che in dialetto lodigiano significa crema di latte. Il suo un sapore molto particolare: un dolce iniziale che si evolve in un finale amarognolo. Un formaggio che accompagnerei volentieri con un bicchierino di buona grappa secca.

Raspadüra

A due passi da Piazza della Vittoria c’è il Tempio Civico dell’Incoronata, un gioiello dell’architettura rinascimentale a forma ottagonale sorto nel 1488 su disegno di Giovanni Battagio. Il campanile del 1503 è di Lorenzo Maggi, l’abside del 1691 è di Lorenzo Fontana. Una magnificenza con interni completamente decorati da tavole e splendidi affreschi. Assolutamente da vedere.

Tempio Civico dell'incoronata

Nel Lodigiano le atmosfere cambiano in fretta. Una provincia con un’estensione di circa 782 km2 circondata da parchi e riserve naturali, attraversati da una rete ciclabile di oltre 500 km. Pianure e vie d’acqua, l’Adda a est e il Po a sud, da vivere a poca distanza dal centro storico a bordo di battelli. Navigare in Lombardia é possível.

Adda

Tradição, valorizzazione storica e artistica e futuro sostenibile. Lodi, con il Parco Tecnologico Padano, polo di innovazione nel settore agroalimentare, investe nella ricerca per garantire prodotti più sostenibili e sani, e per aiutare le imprese ad innovare. Molto interessante e consigliata la sua visita. PTP – Science Park

Parco Teconologico Padano

Ho vissuto tutto questo, e molto di più, durante la 27′ edição do Rassegna gastronomica del Lodigiano, evento patrocinato da Regione Lombardia che, a partir de 3 Ottobre al 13 Dezembro 2015, valorizza questo territorio, le sue tradizioni e i suoi prodotti.

Rassegna gastronomica del Lodigiano

www.lodi2015.it
www.provincia.lodi.it




“Dia das Bruxas ... na sala de barril antigo da vinícola Pietrasanta”

Halloween festa stregata! Ci spaventa la nottata! Tutti fuori a notte fonda festeggiam con baraonda. Streghe, maghi e fantasmini… Confeitaria, frittelle, cioccolatini! Che ricetta eccezionale! Che nottata micidiale! Tante maschere stregate; tante facce spaventate; tanti dolci nei pancini; tante zucche in lumicini. Ele’ una festa un popaurosa, con fantasmi e streghe a iosa! E con maghi e mostri a frotte trascorriamo questa notte!

di Jolanda Restano

E’ già… è proprio vero che per me ogni scusa è buona per stare con gli amici! E quando qualche giorno fa Lucilla e Carlo della Cantina Pietrasanta mi hanno invitato al loro evento nell’antica barricaia, non ho esitato un attimo.

Mi organizzai subito scegliendo il vestito da indossare. Come dico io ad ogni occasione c’è il vestito giusto, e a ‘sto giro purela parrucca! Ma l’occasione era ghiotta non solo per festeggiare Halloweena modo nostro”,  ma per degustare i loro vini e le specialità che avevano provveduto a prepararci.

Diversi sono stati i protagonisti della giornata

Iniziammo con la degustazione dei vinii vini di San Colombano, l’unica Doc della provincia di Milano. L’Azienda Agricola Pietrasanta trova sua collocazione nell’antica residenza di famiglia risalente alla metà del ‘700. I sei ettari di vigneto si ergono in una collina nel bel mezzo della pianura padana, e accolgono nove vitigni (barbera, croatina, merlot, cabernet, sauvignon, pinot nero, verdea, sauvignon blanc e riesling renano). In abbinamento fu servita della “raspadura”,   formaggio grana detto “Tipico Lodigiano”, servito a sfoglie leggere raschiate dalla superfice della forma giovane con un apposito coltello.

Non mancarono gli affettati tipici, la crema di zucca, la polenta con i formaggi lodigiani, i ceci con porcini e chicchi d’uva e la crostata con marmellata di noci e cioccolato. A degna cornice ci venne presentato il libro di Alessandra Germogli “Il tesoro del Conte Notaio”e le preziose ceramiche che hanno fatto la storia di casa Pietrasanta.

A termine della bella giornatatoltigli abiti di scenaconcludemmo con la promessa di rivederci presto. Si perché Carlo e Lucilla sono rispettivamente Coordinatrice e Presidente del Movimento Turismo del Vino Lombardo (MTV). Questa Associazione Regionale senza fini di lucro riunisce attualmente 89 cantine accomunate dalla volontà d’incentivare l’enoturismo con la promozione d’iniziative dedite all’accoglienza e al ristoro.

    “Il vino aggiunge un sorriso all’amicizia e una scintilla all’amore…"

Ele. de Amicis

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