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Le rose di Hilde a ‘Vigna Petrussa’

Come passa veloce il tempo…

Mi sembra ancora di sentire la voce di Hilde Petrussa mentre, orgogliosa nel mostrarmi le rose in testa ai filari delle sue vigne, mi diceva: “Hai visto le mie rose come sono belle?” Nonostante sia passato più di un mese dal nostro incontro a Prepotto, se chiudo gli occhi, il ricordo di quei colori è ancora vivo nella mia mente.

Un tempo i contadini le piantavano in testa ai filari perché soggette alle stesse malattie della vite, l’oidio e la peronospora; l’attacco alle rose però avveniva sempre in anticipo, preannunciando così l’imminente pericolo ai viticoltori che agivano con i trattamenti a base di zolfo.

Oggi la loro funzione più che altro è quella di abbellire i vigneti; a me però piace ancora una volta ricordare le belle tradizioni contadine dei tempi passati apprezzando chi ne da continuità.

Ho voluto introdurvi Hilde Petrussa così, con le sue rose…

Una donna del vino che si è tuffata con passione ed entusiasmo nella conduzione della piccola azienda viticola di famiglia ubicata ad Albana, località del Comune di Prepotto nei Colli Orientali del Friuli.  

Figlia di agricoltori, ha vissuto per trent’anni fra Conegliano e Portogruaro lavorando nell’amministrazione di diverse scuole. Una volta in pensione si è dedicata alla risistemazione delle sue vigne, privilegiando le varietà autoctone e impegnandosi in una conduzione rigorosa del vigneto: guyot monolaterale nei nuovi impianti, inerbimento, basse rese per ettaro e raccolta manuale delle uve, che le hanno permesso di ottenere maggiori concentrazioni aromatiche e strutturali del vino.

Ciao Hilde, a te la parola…

  • Mi descrivi la terra su cui si trovano le tue vigne?

Ciao Cinzia, la vallata in cui si trova la mia proprietà, fra lo Judrio e le colline, è protetta dai venti ed è in posizione solatia, con un microclima ed un terreno di marna eocenica (localmente detta ponka) ideali per la coltivazione della vite.

  • Quali sono i vini a cui sei maggiormente legata?

Come avrai notato ho avuto un’attenzione particolare per lo Schioppettino di Prepotto, vino tipico del mio comune. Sono stata cofondatrice dell’Associazione Produttori Schioppettino di Prepotto assieme ad altri e prima presidente dell’associazione.

Durante i 5 anni del mio mandato, con l’aiuto di tecnici in campagna e di enologi, abbiano concordato un disciplinare di produzione e ho avuto la soddisfazione di ottenere la sottozona per questo vitigno.

Altro vino a cui sono particolarmente affezionata è il Bianco “Richenza”, cuvèe ottenuto da uve provenienti da vitigni autoctoni parzialmente appassite e fermentate in barriques di rovere francese. Produco inoltre Friulano, Sauvignon, Cabernet Franc e Refosco dal peduncolo rosso.

  • Sei una donna del vino. Qual è la tua esperienza in questo mondo?

Anche se donna in un mondo ancora molto maschile, sono riuscita a superare incomprensioni, diffidenza e difficoltà. Credo che la cura maniacale per il vigneto e il mio impegno siano stati determinanti per i traguardi che ho raggiunto. Con un’espressione azzardata direi che ho cercato di mettere “il territorio nella bottiglia”.  

Ho provato inoltre grande soddisfazione quando ho ottenuto la Gran Medaglia d’Oro alla selezione del Sindaco con il Picolit 2005. Era la prima volta che entravo in Campidoglio per ricevere l’attestato dalle mani del Ministro dell’Agricoltura.

Petrussa

Hilde Petrussa

 




Le vigne dello Schioppettino di Prepotto

Se penso che solo pochi giorni fa ero a Prepotto, sui Colli Orientali del Friuli, allora si che scatta la nostalgia…

Le mie origine friulane mi legano a quelle terre, tornarci, quando si presenta l’occasione, è sempre un vero piacere. In questo periodo autunnale poi, con i colori dei vigneti così belli, lo è ancora di più.

E’ per questo che non ho proprio resistito quando l’amico Paolo Ianna mi ha chiesto di raggiungerlo per una Wine Trekking Experience.

Conoscete Paolo? Bè, nel caso in cui non avete ancora il piacere, guardatelo in questo filmato in cui l’ho ripreso mentre spiega come riconoscere un vitigno dalla forma delle sue foglie.

Durante la nostra passeggiata in vigna, Paolo ha parlato di viticoltura riferendosi in particolare all’evento appena trascorso dedicato alla promozione della cultura dello Schioppettino di Prepotto.

Sentiamo come è andata…

  • Paolo, per chi ancora non lo conosce ti chiedo, come dire… la “Carta d’Identità” dello Schioppettino di Prepotto.

Cinzia. ti rispondo attingendo a piene mani da un approfondito articolo sullo Schioppettino letto sulla rivista di cultura territoriale “Tiere furlane – Terra friulana” uscito nell’Ottobre 2011 a firma di Maria Cristina Pugnetti, preparatissima giornalista freelance friulana.

“Lo Schioppettino, chiamato anche Ribolla nera, farebbe parte della numerosa famiglia delle Ribolle, tutte ben radicate in Friuli: la Ribolla gialla, in friulano Ribuele, è la varietà più conosciuta, coltivata prevalentemente sui colli di levante tra le province di Udine e Gorizia; la Ribolla verde che dovrebbe corrispondere al Prosecco lungo; la Ribuele spizade, che si identifica ancora con lo stesso Prosecco lungo secondo quanto rilevato dall’esame del DNA. Infine la Ribolla nera, un vitigno coltivato sui colli orientali, tra le due province sopra nominate, e aldilà del confine, in Slovenia. La Ribolla nera ha trovato nel territorio del comune di Prepotto la zona dove riesce ad esprimersi al meglio, attraverso il vino che ne deriva, noto col nome di Schioppettino o Pòcalza in sloveno. Il grappolo è di forma piramidale alata e di buone dimensioni. Gli acini sono leggermente oblunghi. Il gusto è piuttosto piacevole, tanto da essere comunemente consumata anche a tavola.”

  • Che cosa è emerso di sostanziale in queste giornate dedicate alla promozione dello Schioppettino di Prepotto?

Siamo riusciti, nei due giorni dell’evento Schioppettino di Prepotto “UNICO PER NATURA”, a divulgare l’esistenza di un vino già abbastanza conosciuto, attraverso un convegno che ne descrivesse la vita fin dalla sua comparsa. Abbiamo potuto spiegare e mostrare il “Vigneto Catalogo” realizzato nel 2005 dall’Associazione Produttori Schioppettino di Prepotto. Un vigneto che comprende tutte le varietà di questo vitigno trovate nella zona, e quindi un archivio da cui trarre orientamenti per nuovi impianti.

Una degustazione guidata di ben 16 Schioppettino di 16 diverse aziende di Prepotto, a dimostrare nel bicchiere l’impegno a realizzare un vino che riesce ad esprimere una forte personalità che emerge in ogni campione assaggiato nonostante gli indirizzi stilistici molto personalizzati. Potrei affermare che chi ha partecipato ne sia stato un po’ sedotto…

  • Sappiamo bene che i trattamenti in viticoltura, in parte necessari, condizionano il lavoro degli operatori direttamente coinvolti nei vigneti. Ma qualcosa sta cambiando. Nei primi mesi del 2014, infatti, entreranno in vigore normative a salvaguardia della salute dei viticoltori. Paolo, a te la parola.

Da gennaio 2014 entrerà in vigore la Direttiva europea 2009/128 che regola attraverso nuovi parametri totalmente diversi dal passato, l’uso dei fitofarmaci in agricoltura. Attraverso una lungimirante e intelligente strategia si può trasformare l’applicazione della Direttiva (imposta), in una preziosa opportunità di sviluppo e di maggiore attrattività dei beni ottenuti con un tipo di agricoltura più attenta.

Sostenibilità e compatibilità sono i requisiti che devono e dovranno possedere i prodotti per conquistare o riconquistare i mercati di consumatori più attenti ed esigenti. Compatibilità a 360 gradi: ambientale, sociale e orientata ad incrementare la redditività delle aziende.

 

 

 

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