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Street Food on the road: cibo, volti, vite e territorio.

A receita: Risotto al melone mantecato con curcuma e avocado.

Street Food on the road, il cibo da passaggio itinerante che, grazie a moderni e tecnologici Ape Car e Food Truck, viaggia comunicando territori, tipicità regionali, storia e tradizioni. Dopo la tappa a Boario Terme, o 27 e a 28 Giugno il viaggio è proseguito verso la Galleria ISO Rivolta a Bresso, na província de Milão.

Protagonisti volti, vite e territorio che, attraverso il cibo, hanno permesso in un ambiente conviviale di socializzare e conoscere nuovi sapori. Musica dal vivo, Dj set, cooking show, street art e molto altro, continueranno ad animare la Galleria ISO Rivolta durante tutti i weekend di Luglio. Il benvenuto alla manifestazione è stato dato dal sindaco di Bresso Ugo Vecchiarelli, e dall’assessore alla cultura Antonella Ferrari.

Come di consueto, quando partecipo a questi eventi, mi avvicino alle produzioni attraverso la conoscenza delle persone. Comunicare le loro esperienze e le difficoltà che affrontano, É uma advertência e treinamento para aqueles que querem tomar o mesmo caminho no campo da enogastronomia. Attività che molto spesso nascono da seconde vite, da vere svolte dettate dalla passione e dalla voglia di fare. Qui di seguito qualche esempio.

Tra i tanti artigiani del gusto con cui ho chiacchierato tra assaggi e racconti di territorio, ho conosciuto Michela e Danilo di Zafferanoinstrada. Lei addetta di sala, lui tassista. Il destino ha voluto che fossero vicini di casa di Zafferanameu, um projecto agrícola e de negócios nasce da vontade de um grupo de jovens para promover o cultivo de açafrão em Brianza.

Desde abril do ano passado eles lançaram um novo desafio através da compra de alimentos de uma faixa que se tornou o protagonista de sua preparativos açafrão. Il loro lavoro è itinerante, le loro proposte sono, oltre al classico risotto, la crema pasticciera con fragole, la panna cotta al caramello, e leite cremino. Claro que tudo feito com açafrão! 😉

Volete un altro esempio? Eu vou resolver apresentando agora Antonella e Piero, modenese lei e mantovano lui. Antonella, nata stilista di moda, ao longo do tempo, grazie alla passione per la cucina è diventata una brava cuoca. Con l’aiuto del marito, in precedenza occupato nel settore dell’elettronica, Ele trocou sua actividade transformar uma caravana em um caminhão da comida do vintage: Amarcord Gusto.

Da loro ho assaggiato un connubio tra sapori tradizionali di Modena e di Mantova: i tortelli di zucca conditi in parte con burro e salvia, e em parte com vinagre balsâmico envelhecido da sua produção 15 anos em barris de carvalho. Deliziosi!

L’ascolto di queste e di tante altre storie di vita ha fatto si che il mio tempo passato a Street Food on the road sia stato molto speciale. Aggregazione, socialização, convivialità, storie e assaggi: a bela vida que eu gosto! Mas não é só o microfone na mão ... Eu segui a preparação do risoto cozinhar melão Rodante, Roberto Dante Vincenzi. Um primeiro curso de cores simples e de verão brilhantes!

Durante l’esecuzione, juntos, abbiamo parlato di materie prime di qualità, fondamentali per il buon esito di qualsivoglia preparazione. Por exemplo: un errore a mio parere è quello di usare un buon olio extra vergine di oliva per condire, e uno di qualità inferiore per cucinare. Medesima cosa per il vino. So che è pratica molto diffusa, adotado até mesmo por chefs de cortar custos. Non condivido! Poco ma buono senza sprechi e senza eccedere nelle dosi si può! Fatelo per lo meno a casa vostra, dove il gusto lo decidete voi.

Sobre, ora devo mantenere una promessa che ho fatto alle signore e ai signori presenti in sala: condividere la ricetta del risotto che mi ha scritto per voi il cuoco RoDante.

Risotto al melone mantecato con curcuma e avocado

Um risoto alegre e colorido, fresco no sabor e leveza!

 Eu preciso:
  • 320 grammi di riso Carnaroli di qualità.
  • Cebola picadinha.
  • 3 cucchiai di olio extravergine di oliva italiano.Risotto al melone, stimmi di zafferano, curcuma e avocado
  • Um copo de vinho branco ... bom, Sua!
  • Luz caldo de legumes.
  • Un avocado maturo e morbido.
  • 1/2 melone giallo tagliato a cubettini piccoli piccoli, cortado curto.
  • Duas colheres de chá de açafrão.
  • 100 grammi di grana padano grattugiato.
 
In un tegame preparo il brodo vegetale con alcuni pezzi di sedano, carota, cebola, e se l’avete anche zucchina. Faccio bollire almeno mezz’ora; se avete fretta tritate le verdure e in 10 minutos, o caldo é preparado… quindi filtratelo!
 
Enquanto isso, em uma panela sabor I a cebola no óleo ... sabor e escurecimento, Eu recomendo! Aggiungo il riso e sempre a fuoco dolce lo faccio tostare. A questo punto aggiungo il mezzo bicchiere di vino che faccio sfumare e ritirare; inizio a cuocere il riso aggiungendo del brodo che me lo mantenga sempre coperto a filo… un giro ogni tanto, mas não ravanamento!
 
Depois 5 minutos adicione o açafrão e começar a desfrutar da bela cor amarela quase ouro antigo!
Desde o início da cozedura, isto é, quando eu adicione o caldo, para 15 minuto coza, adicionar o caldo, cozê-lo novamente, um passeio de vez em quando, baixa temperatura… deve fremere non bollire violentemente… Al 15 minuto vez th fora do gás, aggiungo l’avocado che ho pelato, pulito e frullato. Seguo con il grana, se serve eventualmente aggiungo un mestolino di brodo e faccio mantecare girando con energia per un minuto.
 
Ora tocca al melone a dadini: deve misturar e assar! Un minuto e servire, cremoso e perfumado, onda como sempre um bom risoto deve ser!
 

 




Street Food On The Road, le specialità del territorio su quattro ruote.

STREETFOOD DAYS aspettando EXPO

L’11 e il 12 Aprile nel Centro Congressi di Darfo Boario Terme, comune della Val Camonica in provincia di Brescia, si è svolta la prima tappa del tour fuori EXPO di Street Food On The Road. Un progetto patrocinato da EXPO 2015 dedicato al cibo da strada di qualità, realizzato in collaborazione con Assocamuna e in diretta su Rádio Number One, media partner dell’evento.

Streetfood A Road®

Street food, cibo da passeggio che oggi, come nei tempi passati, ci permette di gustare specialità del territorio preparato su moderni Ape Car e Food Truck, veicoli di ristoro itineranti in forte espansione, la cui attività è disciplinata dal DECRETO LEGISLATIVO 31 Março 1998, n. 114

Due giornate in Val Camonica, la valle più grande della provincia di Brescia, passate tra assaggi, dibattiti, dirette radiofoniche e show cooking, finalizzati alla conoscenza del cibo per una scelta alimentare sempre più consapevole e informata.

Tutto torna come si suol dire… la cucina povera della tradizione fatta di sapori e profumi, che riportano alla mente territori e ricordi del passato. L’Italia è una fonte inesauribile di antiche ricette, che nei miei percorsi amo ascoltare nei racconti degli anziani. L’assaggio di queste preparazioni è un viaggio nella storia, e un recupero di memorie contadine legate ai territori che non vanno perse, perché rappresentano la nostra identità.

Lo street food on the road è l’interpretazione in chiave moderna del cibo da strada, tipicità regionali da passeggio alla portata di tutti. A questo proposito interessante l’intervento di Aristide Malnati, giornalista storico e archeologo, che ha ripercorso, attraverso le testimonianze della letteratura e dell’arte, un viaggio nel tempo del cibo consumato in strada nell’antico Egitto, in Grecia e a Roma.

Insieme um Francesca Lovatelli Caetani e al giornalista Michele Vanossi, sabato la mia giornata è iniziata con una preparazione di Roberto Dante Vincenzi, "RoDante, il cuoco errante". Uno chef a domicilio chiamato così da un giornalista di Repubblica, per la sua abitudine di girare l’Italia in sella alla sua Harley.

RoDante, o chef errante

Durante l’esecuzione dei piatti, oltre a far intervenire alcuni produttori presenti per far loro raccontare le materie prime, si è parlato di riso, e di quanto sia importante una scelta attenta nell’acquisto. Sobre este, chi vuole chiarirsi un po’ le idee clicchi OMS.

Ecco il risotto di RoDante con salamella Camuna, funghi di bosco e curcuma. Mantecato con agrodolce di aceto, mel, grana e Stiller camuno.

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A proposito di street food, conoscete la Miassa? E’ un pane antico con farina di fumetto (farina di mais macinata a grana finissima), farina bianca, água, olio e sale. Viene farcita con salumi e formaggio. Me l’hanno preparata sulla loro ape car i ragazzi di “A’ pizza”, una realtà di Ivrea in provincia di Torino.

O salame sotto cenere mancava tra i miei assaggi. Dopo essere stato asciugato con una leggera affumicatura, viene stagionato sotto cenere per trenta giorni. Una specialità maremmana dai sapori particolari.

Street Food on the road

L’atmosfera che ho vissuto nei due giorni passati a Street Food on the road è stata colma di racconti e scambi di esperienze. Come sempre molti gli assaggi, tra cui il Silter, un formaggio di latte vaccino stagionato 12/18 mesi prodotto dall’azienda agricola biologica Bezzi a Ponte di Legno. Un piccolo caseificio a Case di Viso, una deliziosa frazione di Ponte di Legno. Qui il tempo si è fermato… niente luce, solo pascoli, natura e pace assoluta. Ci sono stata qualche anno fa… indimenticabile.

Con Marco Pedrinola della società agricola Alba di Lovere a Bergamo, si è parlato di oli extra vergini di oliva. Produttore dell’Olio di Renzo Dop Laghi Lombardi-Sebino, ha concentrato la sua zona di produzione a Costa Volpino, na província de Bergamo. Le cultivar: Leccino, Molina, Casaliva, Sbresa e Pendolino. In una stagione difficile come questa il suo consiglio per gli acquisti è stato quello di preferire gli oli extra vergine di oliva DOP a garanzia di provenienza e salute.

Tra i dolci tipici bresciani ho assaggiato il Bosolà della Pasticceria Marsegaglia di Borno, na província de Brescia. Una ricetta semplice e antica a base di farina, ovos, zucchero e burro, da cui si ricava un impasto e successivamente dei dischi con un foro centrale. Dopo averli leggermente bolliti in acqua olio e sale si scolano, si sdoppiano i bordi, e si lasciano asciugare per una notte. Una volta cotti in forno si servono su un’asta di legno inseriti uno sull’altro.

Parliamo di vino? Eu diria que sim, ou melhor, parliamo di viticoltura di montagna tutelata dal Consorzio Volontario per la tutela del vino ad Indicazione Geografica Tipica della Vallecamonica. Ultimo nato tra i consorzi associati all’Ente Vini Bresciani, riunisce i produttori del vino camuno. Tra questi ho assaggiato un Camunnorum, ovvero il “vino dei camuni” dell’azienda Rocche dei Vignali di Losine (BS). Un vino di carattere prodotto da uve Merlot, Marzemino e Carbenet in parte appassite, e poi vinificate con il sistema tradizionale. Dal colore rosso porpora intenso, viene affinato per circa 15 mesi in piccole botti di rovere, e per almeno sei mesi in bottiglia. L’assaggio successivo è stato quello di un Valcamonica Merlot IGT 2010 delle Cantine Bignotti di Piancogno (BS), 100 % uve Merlot. Il suo colore rosso rubino, la struttura e la sua persistenza, mi ha accompagnato durante l’intera giornata.

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Giovani cuochi crescono…  Aqui estão os alunos do,,it,Um romance ambientado em Milão que conta a história de um consultor de empresa demitido por um erro simples,,it,Será um jornalista inteligente para transformá-lo em uma vítima do sistema capitalista,,it,ao ponto em que se torna vice,,it,assim terminou a primeira etapa do Street Food On The Road,,it,Alimento para o corpo ea mente,,it,carro Ape,,en,comida de rua,,it,Caminhão de comida,,en,as especialidades locais sobre quatro rodas.,,it,Massimo Milone,,it,Graças Cynthia era uma entrevista agradável,,it,Francesca Lovatelli Numero Due,,pt,Repito novamente o que,,it,Penso Cinzia,,it,Mas você sabe e eu não iria fazê-la chorar de novo,,it,de agora em diante eu vou no entanto sempre comigo,,it,I re-ler novamente essas belas palavras,,,it,Obrigado obrigado obrigado,,it’Istituto Superiore Olivelli Putelli di Darfo Boario Terme che ho seguito durante la preparazione dei gnocchi di polenta e patate con noci della valle, fonduta di Silter (formaggio latte vaccino stagionato 12/18 meses), e Rosa Camuna (formaggio fresco con due settimane di stagionatura). Ottimi i gnocchi, bravi gli studenti e complimenti ai professori!

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Amo frutta e verdura, non potrei vivere senza. Nello stesso tempo amo un’alimentazione variegata, perché da sempre convinta che il cibo è salute, ma anche piacere. Ho fatto di proposito questa premessa per introdurre l’intervento dei Fruttariani a cura di Carpotecnica 3M (http://specieumanaprogetto3m-nuovaedizione.blogspot.it/).

Il loro uno stile alimentare con un impatto ambientale minimo a base di frutta dolce, frutta grassa e frutta ortaggio, cruda e cotta. Preparazioni semplici ma squisite che Silvia Aliprandi e Max Gaetano ci hanno presentato. Ho avuto il piacere di assaggiare il tiramisù fruttariano a base di banane e polvere di frutto di carruba, gli spaghetti di zucchina trattati con il metodo del sale integrale (siciliano) con sugo di pomodoro, olive nere e pomodori essiccati, e la piadina con farina di platano. Comunque la pensiate, vi consiglio l’assaggio.

Os fruitarianos

Gosto de história, per questo quando ne ho l’occasione ascolto con molto interesse i racconti del passato legati a saperi e mestieri che vorrei non andassero persi, perché se così fosse, con essi perderemmo la nostra memoria. Proprio per questo motivo ho molto apprezzato le iniziative dell’Associazione Culturale “El Balarol” di Berzo Inferiore (BS). El balarol, in dialetto bresciano, indica l’area conviviale della stalla in cui una volta si riuniva la famiglia e il vicinato a fine giornata.

L’attività di recupero di antiche ricette riportate alla luce grazie all’ascolto degli anziani, ha permesso la pubblicazione di un calendario, e in futuro porterà alla stampa di una vera e propria raccolta. Questa la motivazione: “Abbiamo una memoria alimentare fatta di pratiche di raccolta, di ricette (quasi) segrete, di luoghi e riti conviviali, di piatti quasi sconosciuti, di oggetti in disuso, di tecniche di conservazione, di specie vegetali in via di estinzione. Profumi e sapori della memoria che rivelano alcuni dei tratti tipici della nostra gente: capacità di adattamento, laboriosità, tenacia, fantasia e creatività.”

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Street food on the road si è conclusa con la presentazione di due libri raccontati dagli autori.

– “Smettila e sii felice” a cura di Paolo Gambi, life coach ed esperto di comunicazione. Un’esperienza in prima persona per gestire le emozioni e per evitare le trappole della mente, con riflessioni ed esercizi finalizzati alla scoperta di se stessi.

“Un mondo difficile” di Massimo Milone. Un romanzo ambientato a Milano che racconta la vicenda di un consulente d’azienda licenziato per un banale errore. Sarà un astuto giornalista a trasformarlo in una vittima del sistema capitalistico, fino al punto di farlo diventare deputato.

Assim terminou a primeira etapa do Street Food On The Road. Cibo per il corpo e per la mente…

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Street Food On The Road www.streetfoodontheroad.net
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