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Smile in the city: sette italiane a Lisbona

Written by CinziaTosini

Sette donne in tour a Lisbona, sette personalità diverse, un unico appartamento. Sono stati questi i presupposti della mia ultima vacanza. Una bella sfida al femminile vinta grazie alla diversità unita al rispetto e all’intelligenza. Per certo, in questi giorni, ho vissuto momenti di estrema leggerezza, ma anche di profonda emozione, che solo le donne nella loro intimità sanno creare. Una bella vacanza in movimento passata in una città sviluppata su sette colli, tra luci, colori e tanti sorrisi. sette-donne-a-lisbona

Una capitale europea che da tempo avevo programmato di visitare, non solo per le bellezze artistiche e naturali, ma anche per la curiosità legata alle notizie dei molti italiani, in particolare pensionati, che hanno deciso di trasferire qui la loro residenza attratti dalle allettanti agevolazioni fiscali. Accordi bilaterali che permettono di ricevere per dieci anni la pensione al lordo.

Quello che vi posso dire, è che nonostante il notevole afflusso di turisti italiani, la nostra lingua è quasi del tutto sconosciuta, e per lo più assente nelle guide e nelle indicazioni turistiche. Chi si vuole trasferire per ragioni economiche, deve avere una certa padronanza con la lingua inglese, e soprattutto, deve considerare l’eventualità di spostarsi nelle aree limitrofe della città, certamente meno care di Lisbona, ma più legate alle tradizioni locali.

Capitale del Portogallo, è dominata dal Castello di S. Jorge. Una città da vivere a piedi, come abbiamo fatto noi, passeggiando su e giù tra le tante stradine lastricate di sampietrini bianchi e neri, spesso ammirando le belle pavimentazioni rappresentative di simboli e testimonianze del passato. Per i percorsi più impegnativi immancabile l’uso dei suoi tram colorati, tra cui lo storico tram 28, o l’utilizzo delle simpatiche ape car elettriche presenti ovunque si vada.

Quartiere di Belem

Affacciata sull’oceano, è mitigata dalla brezza atlantica che rende piacevole il clima. Una città in crescita, come spesso l’ho definita, per l’attenzione e la cura dell’aspetto dei suoi edifici, e per le molteplici strutture architettoniche in via di realizzazione. Nel 1755 un devastante terremoto ha imposto la ricostruzione della sua parte bassa – Baixa – la più colpita, dando vita ad un’urbanistica moderna edificata con misure antisismiche. La parte alta, la meno danneggiata, è rimasta invece più fedele nel tempo alle strutture originarie.

Una città da alcuni definita triste, forse per le atmosfere nostalgiche dei luoghi di mare. Per quanto mi riguarda, l’ho trovata accogliente e variegata, per le sue molte sfaccettature tra moderno e antico, e per i suoi tanti quartieri distinti tra loro per le storie, ma anche per la vivuna-bella-abitudineace e intensa vita notturna.

Ovviamente, essendo in buona compagnia, non è mancato il tempo per lo shopping né per le degustazioni di prodotti tipici. Vorrei ben vedere… con sette donne! 🙂 Tra i vari assaggi abbiamo appagato gli occhi e il palato con un piatto di bacalhau, il baccalà, preparato secondo tradizione in modo diverso per ogni giorno dell’anno.

Restando in tema gastronomico, se avrete occasione di visitare questa città, non stupitevi se all’esterno di bistrot e di luoghi di ristoro – soprattutto nelle piazze del centro – gentilmente il personale tenta di attirare l’attenzione con un leggero scampanellio. Si tratta semplicemente di un richiamo per farvi avvicinare, e per offrire, a voi e  a tutti i passanti, l’assaggio di alcuni dolci tipici. Una bella abitudine che favorisce lo scambio di un sorriso, e che mi ha permesso di sentirmi meno estranea in un paese che non è il mio.

La nostra vacanza si è conclusa con una tappa a Cascais, rinomata cittadina turistica – un tempo villaggio di pescatori – situata a 30 km da Lisbona. Dopo aver passeggiato nelle eleganti vie del centro, costeggiando le dune del lungo tratto di spiaggia selvaggia, ci siamo dirette verso la Boca do Inferno. Una catena rocciosa caratterizzata da una natura incontaminata e da panorami mozzafiato, che ci hanno emozionato ancora una volta, e che hanno reso questa vacanza vissuta in amicizia e in allegria, unica e indimenticabile.

Naõ se pode viver sin amigos (senza amici non si può vivere).

Info turistiche – Lisbona

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Commenti

Cosa dice l'Autore

CinziaTosini

Credo che la Terra ci possa salvare, se sapremo salvare lei.

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